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SAMPDORIA,ZENGA:” Samp per me punto d’arrivo, non penso più all’Inter”

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Walter Zenga oggi è un allenatore di calcio stimato ed è stato ex calciatore, di ruolo portiere.  Attuale tecnico della Sampdoria, squadra in cui dal 1994 al 1996 ha militato lasciando un ottimo ricordo di sè e del suo carisma inconfondibile. Eletto per tre volte consecutive, dal 1989 al 1991, come miglior portiere del mondo, legò il suo nome all’Inter con cui vinse uno scudetto, una Supercoppa Italiana e due Coppe Uefa. Venne soprannominato Uomo Ragno nel 1992, quando il commissario tecnico Arrigo Sacchi lo escluse a sorpresa dalla Nazionale e Zenga, in risposta alle domande dei giornalisti, canticchiò il brano degli 883 “Hanno ucciso l’uomo Ragno”. Per Zenga inizia una nuova avventura sulla panchina della Samp, in un campionato che non lo vedeva protagonista dalle esperienze fatte sulle panchine di Palermo e Catania, rispettivamente nel 2008 e nel 2009. In una sua intervista pubblicata nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha espresso diversi concetti offrendo spunti interessanti. L’ex uomo ragno ha parlato di Balotelli, di Ferrero, della Samp che è stata e che verrà e di molte altre cose. Non è mancata una panoramica sulle altre squadre italiane con particolare attenzione al suo grande amore passato, ossia l’inter. Ha dapprima raccontato come è nata l’idea Samp, riportando le parole della moglie:” In un’intervista hai messo la carriera al terzo posto dopo la tua famiglia e la qualità della vita, ma credo sia giusto tu possa vivere un’altra sfida”. Zenga integra il pensiero :” Si ma l’avrei fatto solo per tornare in Italia”. Oltre alla piazza blucerchiata a lui assai gradita ha pesato l’ottimo rapporto e la stima reciproca nata con il presidente Ferrero:” Ferrero è un uomo vero, tutto quello che dice, fa. Lui è molto simile a me”. Sulla stagione ormai alle porte ed un preliminare di Europa League che potrebbe gravare sulla squadra, Walter è netto:” Un peso fantastico, sono felice di portarmelo sulle spalle, immaginate che palle stare un mese e mezzo senza una partita vera”. Sul mercato si dichiara soddisfatto per quanto fatto finora e aggiunge su eventuali partenze dolorose:” Eder e Soriano credo restino, non c’è nulla mi faccia pensare al contrario. Nel calcio moderno però, mai dire mai. Se resta Okaka sono contento della rosa. Non abbiamo mai pensato a Balotelli e per Cassano non c’era spazio, crediamo in quelli che ci sono, Correa su tutti , è un giovane che deve crescere, ha grandi doti”. Sul campionato che ci aspetterà Zenga vede bene la Juve nonostante le partenze eccellenti e dietro subito le milanesi in netta crescita. Dietro questo terzetto Roma, Lazio e Napoli che dovrà digerire le scorie del rientrante Gonzalo Higuain. In sintesi questa la ricetta di Walter Zenga per la sua Samp:” Voglio una squadra che saprà stupire. Con due leggi: la palla non è mai fuori, la partita non è mai finita”: Bentornato Walter, di uno così se ne ha sempre bisogno.

Tommaso Allocca - Calcio News Time


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